DIORAMA

Mensile di attualità culturali e metapolitiche

diretto da Marco Tarchi


    Diorama è anche su Telegram

Logo Diorama Vintage

Krisis

       KRISIS  (Francia) numero 20-21 novembre 1997 pp. 240 Ff. 130    Un massiccio numero doppio, e Krisis riprende il cammino dopo la tumultuosa accoglienza del prece dente fascicolo dedicato ai misfatti ...


    KRISIS (Francia) numero 20-21 novembre 1997 pp. 240 Ff. 130

Un massiccio numero doppio, e Krisis riprende il cammino dopo la tumultuosa accoglienza del prece dente fascicolo dedicato ai misfatti dell'arte moderna che, come i nostri lettori sanno, aveva suscitato un inverosimile pandemonio fra i custodi dell'ortodossia intellettuale, dando la stura all'ennesima caccia alle streghe anti-de Benoist. Questa volta, il filo conduttore é uno dei quesiti più classici della storia del pensiero: L'avenir?.

A indagare sulle prospettive del futuro, come d'uso la rivista chiama intellettuali di formazione e interessi disciplinari diversi: alcuni presenti con articoli e saggi, altri con interviste. Fra i primi si annoverano François Bernard Huyghe, ricercatore in scienze dell'informazione e della comunicazione, salito alla ribalta una decina di anni fa per il libro La soft-idèologle, con una requisitoria contro gli abusi e gli errori degli "esperti" in previsioni (L'an 2000 des futurocrates); il giornalista Thierry Deransart con una messa in guardia sui rischi dell'interattività (Ere du bit: et si le pire ètait à venir?); il politologo Nicolas Portier (Marianne et les schémes abattus. La France restera-t-elle ingouvernable'?); l'urbanista Fabrice Mistrai (Relations interpersonnelles: vers un retour du face à face?); l'economista Eric Bosserelle con un'analisi delle sequenze cicliche nei conflitti economici e politici (Vers un conflit maleur?); lo studioso del pensiero politico e religioso Thomas Moinar, che ci descrive le tendenze della Fin de millènaire aux ètats-Unis. In forma colloquiale si esprimono invece il conosciutissimo teorico dell'ecologismo Edouard Goldsmith, che si occupa dell'argomento che più gli sta a cuore, L'avenir de la Terre; Jacques Dupquier, studioso dei problemi della popolazione (L'avenir dèmographique); Stèphane Courtois, lo storico che ha curato il recente "Libro nero del comunismo" al centro di un accanito dibattito in Francia e di prossima uscita per Mondadori in Italia, con una lunga conversazione intitolata Les archives du communisme. Comment le passè peut informer l'avenir; lo specialista di questioni del mondo arabo Frangois Burgat, chiamato a dissipare alcuni degli equivoci più correnti sul fondamentalismo musuimano (Les dèfis de l'islamisme); l'esperto di politica estera e internazionale Paul-Marie de La Gorce, invitato a stabilire, dati alla mano, se Le XXI siécle sera-t-il amèricain ?. Un breve estratto dal celebre libro di Aldous Huxley Il migliore del mondi e un animato dibattito su un tema alla moda "L'astrologie: savoir ou mystification?" fra l'astrologa Solange de Mailly-Nesie e l'astronoma Stèphanie Ruffy completa il dossier.

Nel fascicolo resta spazio per altri due temi. Il primo é, di nuovo, Art/non-Art. Su questo accidentato terreno scendono, a completamente dei materiali accumuati nel numero precedente, Kostas Mavravis (Crise de l'art, crise de la sociètè?) e Claude Karnoouh (La fin des avant-gardes et le triomphe du marchè).

Il secondo é Sexualitè. Sotto questa voce figura una intervista sul problema dell'Alds (Sida: à la recherche de la vèritè rilasciata alla rivista dal biologo tedesco

pagina trentaquattro

Jakob Segai prima della morte.

(Per acquistare Il n. 20-21 di KRISIS occorre versare 39.000 lire sul ccp 14898506 di " Diorama -. Sono disponibili, su richiesta, i numeri arretrati del 5 al 19)

 





Autore:
Foto:
Rivista:
Fonte: https://
Data pubblicazione: 18 luglio 2007

Designed by BootstrapMade - VAT IT-06451930967

Per iscriversi alla newsletter di Diorama:

25