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La rivoluzione impossibile

  Dai campi hobbit agli scranni in parlamento.  Chi erano, cosa pensavano e come agivano a vent'anni gli “uomini nuovi” della destra italiana, ...

Dai campi hobbit agli scranni in parlamento.
Chi erano, cosa pensavano e come agivano a vent'anni gli “uomini nuovi” della destra italiana, passati dalla marginalità del Movimento sociale ai fasti del governo.
È in libreria La rivoluzione impossibile (Vallecchi), il nuovo libro di Marco Tarchi.
[informazioni e ordini: posta@diorama.it]
Autore: Marco Tarchi (a cura di)
Titolo: La rivoluzione impossibile. Dai campi hobbit alla nuova destra
Edizioni: Vallecchi, Firenze 2010
Pagine: 480
Prezzo: euro 18


L'opera:
Cos'erano i campi hobbit e come si è manifestata l'ascesa politica attuale dei ragazzi che tra il 1977 e il 1980 parteciparono a quei tre «festival della giovane destra»? Quali erano gli ideali e perché si è rivelata una rivoluzione impossibile, quella iniziata in quegli strani raduni, dove il messaggio politico passava a suon di musica e spettacoli, tra tendopoli e mercatini? Hobbit/hobbit, fu il libro che di quei campi raccontò immediatamente dopo la loro conclusione, con la voce diretta (e interamente autoprodotta) dei protagonisti. Attorno a quel documento, per ricostruire il profilo di un'esperienza che fu in gran parte anche la sua personale, Marco Tarchi innalza una sapiente impalcatura storica basata su analisi scientifica e recupero di altre preziosissime fonti. La rivoluzione impossibile è il tassello mancante delle tante ricostruzioni proposte in questi ultimi anni del «fascismo degli anni di piombo»,  dove a emergere sarà il lato confuso e contraddittorio, ma anche luminoso e ludico, intriso di passioni e ambizioni ingenue e insieme costruttive, che fece da contraltare al versante oscuro, angosciato e incupito da impulsi cruenti e omicidi, così spesso descritto come il carattere dominante dell'«arcipelago nero» di quell'epoca. Un lato che talvolta si incrociò con l'altro, vi si confuse o ne fu sopraffatto, ma riuscì a prevalere in molti militanti che nella stagione più dura della guerra per bande nere e rosse non smarrirono né l'anima né il senno né la dignità.

L'autore:
Marco Tarchi è professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell'Università di Firenze.
È stato considerato una delle figure eminenti della cosiddetta Nuova Destra italiana degli anni Settanta e Ottanta. Oggi, non credendo all'utilità delle categorie di Sinistra e Destra per comprendere ed interpretare i problemi dell'epoca attuale, prende parte al dibattito delle idee al di fuori di ogni schieramento politico. Tra le sue opere ricordiamo “Cinquant'anni di nostalgia. La destra italiana dopo il fascismo” (Rizzoli 1995), “Dal Msi ad An” (Il Mulino 1997), “L'Italia populista” (Il Mulino 2003), “Il fascismo. Teorie, interpretazioni, modelli” (Laterza, 2003), “Contro l'americanismo” (Laterza, 2004)





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Data pubblicazione: 17 marzo 2010

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